Un mecenate visionario innamorato del prodotto Italia, incontra un pilastro dell’architettura italiana, a New York, Giulio Savio, il quale dà vita alla galleria Gucci avamposto delle avanguardie artistiche italiane
Dal libro di Giulio Savio “Matrici”, estratto dalla corrispondenza tra Aldo Gucci e Giulio Savio:
“Carissimo ora che il progetto architettonico della galleria è in piena esecuzione e con ciò si concretizza la nostra idea di proporre al pubblico un modo nuovo di concepire l’ambiente in cui svolgere il rapporto commerciale ritengo sia giunto il momento di mettere in atto quell’ulteriore passo che ci porti a caratterizzare questo ambiente come punto di incontro tra la creatività del mondo artigiano e quella degli artisti intendo riferirmi a quella tua idea ma che oggi anche una mia irrinunciabile aspirazione di creare in questo luogo una significativa “Quadreria” dell’arte italiana di questo secolo. (……….)
La reciproca confidenza, e la stima che ho di te, sono certo consentiranno di concretizzare presto nel modo migliore questo nostro intendimento
Cordialmente Gucci Aldo”